Trepuzzi, la piscina pubblica abbandonata da anni e rifugio dei topi. Divenuta una specie di supermarket dell’illecito sarebbe depredata con il continuo asporto di pezzi utili.
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Da occasione di rilancio ad abbandono più assoluto. È la triste parabola della piscina di Trepuzzi, regalata alla comunità con i soldi pubblici. La piscina doveva essere un volano per dotare il paese di qualcosa che mancava. E’ lo sconsolante destino a cui inevitabilmente è andata incontro la piscina precedentemente gestita dal consorzio Swinning Pool.
A segnalare la situazione di degrado ed abbandono sono alcuni cittadini allo “Sportello dei Diritti” che si chiedono come sia possibile lasciare nel degrado un immobile di quel tipo. La struttura è in stato di abbandono da quasi quattro anni. Affacciandosi dal muro che circonda la piscina si può vedere l’erba cresciuta tutto intorno. Tutto è chiuso e, per giunta, in evidente carenza di manutenzione. Lo slargo è abbandonato a se stesso e c’è chi sostiene che la stessa struttura della piscina sia stata depredata, divenendo una specie di supermarket dell’illecito, con il continuo asporto di pezzi utili. Più tempo passa e più la situazione si aggrava e il rischio è che, poi, per riattarla siano necessari fondi rilevanti. Eppure la piscina aveva raggiunto un buon livello di utenza, richiamando utenti anche dai comuni limitrofi e dalla città di Lecce, che potevano usufruire a costi contenuti dell'impianto. La presenza della struttura aveva cominciato anche a radicare la passione del nuoto nei giovani. Nel corso di questi ultimi anni si è parlato più volte di un recupero della struttura, ma non si è mai arrivati a trasformare in realtà le buone intenzioni, ma di fatto la piscina non è più tornata in vita. Insomma una vicenda di sperpero di soldi pubblici.
A questo punto, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è urgente che le amministrazioni interessate in particolare provincia e comune trovino una soluzione per salvare il salvabile, perchè è inaccettabile questo spreco di soldi dei cittadini.