Oppio nelle tagliatelle per trattenere i clienti. E' accaduto in Cina
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Un ristoratore ha avuto un'"idea geniale" per fidelizzare i propri clienti. Purtroppo per lui, è stato preso con le mani nel sacco. La storia è narrata dal South China Morning Post. Tutto è iniziato con l'arresto di un giovane di 26 anni, trovato positivo all'oppio a seguito di un test delle urine.
Detenuto in custodia cautelare, non ha saputo spiegare alla polizia le ragioni di questa positività ed ha pertanto chiesto alla famiglia di avviare un'indagine.
Affidandosi al suo intuito, ha detto ai membri della sua famiglia che pochi giorni prima aveva mangiato in un ristorante. Questi hanno poi provato l'esperienza: cena e poi test delle urine. Risultato? Tutti erano positivi all'oppio!
Una volta avviata l'indagine, l'autorità ha intervistato il sospetto, il proprietario del ristorante, che finalmente ha confessato. Ha deliberatamente ammesso di aver contaminato il cibo con la droga per trattenere la sua clientela. Quindi, è stato disposto il suo arresto per un periodo provvisorio di 10 giorni.
Insomma, un invito a tutti a stare attenti se si avvertono strani sintomi dopo un buon pranzo o una cena, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”.