Il mondo scientifico preferisce le donne. Lo dice uno studio: a parità di qualifiche le università preferiscono assumere il genere femminile. Le candidate per un posto di assistente sono preferite ai candidati con un rapporto di 2 a 1
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La supremazia maschile sta per finire anche in ambito scientifico. Gli autori della ricerca, pubblicata lunedì, ritengono che il mercato del lavoro in campi dominati dalla matematica non sia mai stato così favorevole alle donne come oggi. Secondo uno studio svolto con professori di 371 università statunitensi ha dimostrato che, a parità di qualifiche, le candidate per un posto di assistente sono preferite ai canditati con un rapporto di 2 a 1. Questa preferenza “è stata del tutto inaspettata”, ha commentato la psicologa Wendy Williams, la coautrice dello studio, "eravamo scioccati", ha detto.
"Non diciamo che le donne non sono discriminate", ha precisato, "ma questi dati parlano di un vero cambiamento. La gente sembra aver assimilato il valore delle differenze di genere e, coscientemente o meno, danno più valore a persone di sesso femminile". Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” la discriminazione sessuale verso le donne sta per finire. La forza fisica e l'abilità militare ad esempio, scrive, sono stati vantaggi biologici significativi nel passato, ma nella società moderna non servono.