"Biosteel": fibre artificiali di seta di ragno sono state prodotte in laboratorio per la prima volta al mondo
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La prima fibra al mondo di seta artificiale, che è fabbricata interamente con proteine di seta di ragno, è stata prodotta biotecnologicamente dall’azienda AMSilk dell’Università Tecnica di Monaco. La fibra è del tutto paragonabile alla seta di ragno naturale in particolare per quanto riguarda alla sua resistenza alla trazione. La AMSilk la definisce perciò "Biosteel". I prototipi della fibra prodotta sono lisci e morbidi, piacevoli alla pelle e lucenti come seta. Sono di colore bianco e possono essere tinti con le tecniche di colorazione standard. Le applicazioni per la tela di ragno saranno molteplici. Saranno impiegate per tessuti ad elevata prestazione, articoli sportivi, ma anche in altri settori del mercato quali, oggetti di uso quotidiano come bende, guanti e cappotti. ed in particolare in medicina per produrre fili chirurgici, tessuti e bendaggi medicali. Inoltre la seta prodotta dal ragno è un conduttore organico che potrebbe aprire anche nuovi orizzonti nel campo del fotovoltaico. Le tele del ragno si sono rivelate dei conduttori di calore migliori del silicio, dell’alluminio e del ferro puro! La seta del ragno è un ottimo conduttore di calore, funziona 1000 volte meglio della seta prodotta dal baco e 800 volte meglio rispetto a tutti gli altri tessuti organici. Si potrebbe pensare di sviluppare un nuovo tessuto adatto al calore.
Le fibre ‘Biosteel’ della AMSilk vengono fabbricate per mezzo di un metodo di filatura scalabile grazie alle invenzioni di Thomas Scheibel, che ha sviluppato la produzione biotecnologica di proteine di seta di ragno, presso l’Università Tecnica di Monaco di Baviera. Attualmente è docente di Biomateriali presso l&\#39;Università di Bayreuth.
Per Giovanni D&\#39;Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, la scoperta rivoluzionerà il pensiero convenzionale e chi crede che questa è un invenzione futile si sbaglia di grosso. Fino a oggi il mondo era fermo al concetto che vede i materiali biologici come pessimi conduttori termici.