Allerta in Europa per gli alimenti speciali per lattanti e bambini contaminati da salmonella. Lo segnala oggi l'Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco
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L'Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco ha lanciato un'allerta alimentare. Negli alimenti per l'infanzia "NutriniMax" confezione da 500 ml e "Infatrini" confezione da 500 ml prima del consumo sono state trovate tracce di salmonella. I lotti in commercio avente n° 100 492 033 e 100505227 possono essere contaminati microbiologicamente e per questo motivo il produttore ha ritirato dai tutti i punti vendita i prodotti interessati ancora esposti sugli scaffali. I rivenditori a loro volta dovrebbero avere sbandierato un cartello per avvisare i clienti. Più in dettaglio, si tratta di alimenti speciali per lattanti e bambini, prodotti dall'azienda Nutricia GmbH con sede a Allee am Röthelheimpark 11 91052 Erlangen. Questi alimenti per bambini sono prodotti dalla società "Nutricia GmbH" leader e specialista nel mondo nel campo medico della nutrizione enterale. La società ha annunciato che la contaminazione è stato rilevata durante il campionamento di routine da parte della "Food Inspection Agency". L'analisi degli ispettori alimentari ha rivelato una contaminazione da salmonella. La causa della contaminazione non è chiara. Secondo le prime indagini, i prodotti sono stati prodotti e commercializzati in piena conformità con i processi validati. La segnalazione è stata diffusa anche attraverso il sistema di allerta europeo, questo vuol dire che tutti i Paesi interessati hanno ricevuto la notizia e si sono attivarti immediatamente per verificare che il produttore abbia ritirato gli alimenti speciali per lattanti e bambini di tutti i punti vendita, informando i consumatori. La salmonella è l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti, sia sporadiche che epidemiche. È stata segnalata per la prima volta nel 1886, in un caso di peste suina, dal medico americano Daniel Elmer Salmon. La salmonella è presente in natura con più di 2000 varianti (i cosiddetti sierotipi) ma i ceppi più frequentemente diffusi nell’uomo e nelle specie animali, in particolare in quelle allevate per la catena alimentare, sono S. enteritidis e S. typhimurium. Le infezioni provocate da salmonella si distinguono in forme tifoidee (S. typhi e S. paratyphi, responsabili della febbre tifoide e delle febbri enteriche in genere), in cui l’uomo rappresenta l’unico serbatoio del microrganismo, e forme non tifoidee, causate dalle cosiddette salmonelle minori (come S. typhimurium e la S. enteritidis), responsabili di forme cliniche a prevalente manifestazione gastroenterica.
Le salmonelle non tifoidee, responsabili di oltre il 50% del totale delle infezioni gastrointestinali, sono una delle cause più frequenti di tossinfezioni alimentari nel mondo industrializzato. Le infezioni da Salmonella spp. possono verificarsi nell’uomo e negli animali domestici e da cortile (polli, maiali, bovini, roditori, cani, gatti, pulcini) e selvatici, compresi i rettili domestici (iguane e tartarughe d’acqua). I principali serbatoi dell’infezione sono rappresentati dagli animali e i loro derivati (come carne, uova e latte consumati crudi o non pastorizzati) e l’ambiente (acque non potabili) rappresentano i veicoli di infezione.
Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” rilanciando l'allerta riportata dal portale del governo tedesco su Lebensmittelwarnung.de, invita i consumatori di astenersi dall’acquisto degli alimenti speciali per lattanti e bambini interessati dalla contaminaziooe invitando chi lo ha già effettuato a non utilizzare il prodotto e a riconsegnarlo al punto vendita, per il rimborso o la sostituzione.
Per evitare futuri problemi, aziende ed autorità non possono dare per scontato che i prodotti alimentari siano tutti e sempre sicuri; servono verifiche sul campo approfondite, sui processi e sui controlli, in laboratorio e a tavolino. Sono episodi del tutto evitabili, se si procede nella maniera giusta. L’altra cosa da ribadire è che gli altri alimenti per lattanti e bambini non coinvolti si possono consumare con serenità.